martedì 23 agosto 2011

PEPERONCINI PICCANTI Sott'OLIO

Per la rubrica "Conserviamo l'estate"
I MIEI "Peperoncini piccanti sott''olio"

Ingredienti 
-  500 gr  peperoncini piccanti  tipo "tiaulicchi" ossia "diavoletti" 
-  500 gr di peperoni dolci tipo "cornetto"  ( per una coserva superHOT potete ometterli!)
- aglio 4 spicchi

- menta secca q.b.
- aceto di vino bianco q.b.
- sale q.b.
- olio e.v.o. q.b.
- vasetti in vetro a chiusura ermetica
Preparazione 
Puliamo accuratamente i peperoncini con un canovaccio, eliminiamo i peduncoli e
 e mettiamoli al sole ad appassire. Ci impiegheranno 4-5 giorni ad asciugarsi, ma ricordiamoci di riportarli in casa ogni giorno al tramont, per proteggerli dall'umidità!
Quando saranno pronti (appassiti ma non troppo secchi, non devono sbriciolarsi!!), tagliamoli uno ad uno a punta di forbice,  ( io lascio  i semi, che danno  la massima piccantezza!)
Ora aggiungiamo l'aceto di vino bianco fino a che se lo assorbono, lasciandone meno di un dito in fondo, saliamoli (sarà il sale a conservarli!) e condiamoli con menta secca e aglio tritato finemente con lo spremiaglio.
Lasciamoli così, coperti da un canovaccio, per un giorno intero e giriamoli di tanto in tanto.
Prendiamo i vasetti di vetro sterilizzati (io lo faccio 
 velocemente nel microonde) versiamoci i peperoncini e ricopriamoli completamente d'olio ( lo sapete già: olio e x t r a v e r g i n e d' o l i v a!).
Chiudiamoli ermeticamente e lasciamoli riposare in dispensa per qualche settimana, almeno 3-4!
Quest'inverno saranno il  condimento ideale praticamente su TUTTO! 
Riscaldano il corpo ed il cuore! DELICIOUS!

POMODORI SECCHI sott'OLIO Extra Vergine d'Oliva

 "Conserviamo l'estate": è tempo di mettere in dispensa e conservare per l'inverno... e qui nel Salento ce n'è davvero per tutti i gusti... come questi gustosi pomodori secchi!


I MIEI "Pomodori secchi sott'olio"

Ingredienti 
-  1 Kg di pomodori maturi qualità S. Marzano  
- aglio 2 spicchi
- menta secca q.b.

- aceto di vino bianco q.b.

- sale q.b.
- olio e.v.o. q.b.
- 2 piccoli vasetti in vetro a chiusura ermetica

Preparazione 
Laviamo accuratamente i pomodori sotto l'acqua corrente, eliminiamo i peduncoli e tagliamoli in due, nel senso della lunghezza. 

Sistemiamoli uno di fianco all'altro con la parte interna rivolta vero l'alto, su una stuoia o delle tovagliette di canne di bamboo (che magari posizioneremo su uno stendino in modo che i pomodori respirino sopra e sotto velocizzando l'essicazione) e mettiamoli al sole coperti da un velo sottolissimo che li terranno riparati da polvere e insetti.
Ci impiegheranno circa una settimana per asciugarsi, e per non compromettere la disidratazione proteggiamoli dall'umidità riportandoli in casa, ogni giorno, al tramonto!
Quando saranno pronti secchi ma non troppo ), aggiungiamo l'aceto di vino bianco, fino a che se lo assorbono, saliamoli ( è  il sale che li conserverà!) e condiamoli con menta secca e aglio tritato finemente con lo spremiaglio. Prendiamo i vasetti di vetro (sterilizzati velocemente nel microonde), sistemiamo i pomodori con cura uno di fianco all'altro (eh si... ci vuole un po' di pazienza!) e ricopriamoli completamente d'olio ( non smetterò mai di ripeterlo: e x t r a v e r g i n e d' o l i v a!).
Lasciamo i vasetti  aperti per mezza giornata, in modo che l'aria fuoriesca e l'olio riempia tutti gli spazi.
Prima di riporli in dispensa, rimbocchiamoli d'olio  fino al bordo, chiudiamoli e capovolgiamoli per favorire il sottovuoto.
Lasciamoli riposare al buio... e se proprio non riusciamo ad aspettare l'inverno, pazientiamo  per almeno 2-3 settimane... uhmm... sono già pronti per sfiziosissimi antipasti, gustose bruschette e panini  per veri gourmet!

Per la rubrica "Conserviamo l'estate" .

mercoledì 17 agosto 2011

PEZZETTI di CAVALLO


I MIEI PEZZETTI DI CAVALLO AL SUGO

Ingredienti (per 2 persone)

-  800 gr di carne scelta di polpa di cavallo in un'unico pezzo
    (vanno benissimo anche muscolo e pancetta)
- 5 spicchi d'aglio
- 5 foglie di alloro
- sale q.b.
- pepe nero in grani q.b.
- peperoncino piccante (facoltativo)
- 1 bicchiere d'acqua
- passata di pomodoro (preferibilmente fatta in casa )
- olio e.v.o. q.b.

Preparazione TRADIZIONALE:Tradizionalmente i pezzetti di cavallo venivano cotti nel focolare in una pignata di terracotta, per almeno 4 ore... noi possiamo utilizzare  la pignata sul fornello, appoggiata su uno spargifiamma.
Tagliamo la polpa di cavallo in pezzi di circa 80 gr l'uno, sistemiamoli nella pignata insieme ad un filo d'olio, aglio, alloro e pepe in grani, e facciamoli rosolare leggermente. Poi copriamoli con acqua, e portiamo a bollore, schiumando di tanto in tanto. Regoliamo di sale e cuociamo a fuoco moderato fino a che l'acqua non si sarà ristretta. 
Intanto prepariamo il sugo: imbiondiamo uno spicchio d'aglio nell' olio d'oliva del peperoncino (se piace).
T
ogliamo l'aglio, versiamo la salsa, saliamo e cuociamo a fiamma  bassa per  30 ' circa.
Quando l'acqua dei pezzetti si sarà ristretta, filtriamo il sughetto di cottura e facciamo cuocere la carne insieme al sugo per una mezz'ora.

Preparazione VELOCE (con pentola a pressione)
Sistemiamo il pezzo di carne di cavallo nella pentola a pressione insieme all'aglio, l'alloro, il sale grosso, il pepe, il peperoncino ( facoltativo), un filo d'olio e una tazzina d'acqua. Lasciamolo stufare per un'oretta, (dal fischio).
Intanto prepariamo il sugo: imbiondiamo uno spicchio d'aglio nell' olio d'oliva, togliamolo e versiamo la salsa che lasceremo cuocere per 30 ' circa.
Togliamo la carne dalla pentola a pressione,  tagliamola a pezzi, non troppo piccoli, filtriamo il sughetto di cottura e facciamo cuocere la carne insieme al sugo, a fuoco dolce, per un quarto d'ora. I pezzetti saranno teneri e saporiti!
Facciamoli riposare con il coperchio chiuso (si possono preparare con largo anticipo e riscaldarli prima di servirli) e portiamoli in tavola  ben caldi.Delicious!

giovedì 11 agosto 2011

PANE NOSTRUM


Questo post nasce dopo aver letto un articolo che consigliava ai turisti che visitano il Salento alcuni prodotti tipici da assaggiare assolutamente, tra cui il pane di Altamura. 
Senza nulla togliere a questo rinomato pane, che personalmente non amo particolarmente ma che in tanti apprezzano, ci terrei a sottolineare che NON E' UN PANE AUTOCTONO del SALENTO ( Altamura è in provincia di Bari ) e che la nostra terra vanta fornai che preparano pani meravigliosi, anch'essi di grano duro, frutto di una lavorazione artigianale, a lievitazione naturale, cotti nei forni a legna e a lunga conservazione ( lo stesso pane garantiva il nutrimento dei contadini per almeno una settimana).
Non si fregia della denominazione DOP, come il Pane di Altamura, ma credo che dovrebbe. Tuteliamolo!


martedì 9 agosto 2011

CECAMARITI RUFFANESI - hot finger food

Cecamariti! Che "Gli uomini si prendono per la gola", lo sapevano bene le nostre nonne  che a Ruffano, grazioso paese della provincia di Lecce, preparavano questi meravigliosi bocconcini...velocissimi, saporiti e nella versione piccante velatamente afrodisiaci, i cecamariti, talmente buoni da rendere i mariti ciechi dinanzi a qualsiasi marachella o richiesta delle mogli!



I MIEI "Cecamatiti Ruffanesi"

Ingredienti (per 4 persone)
- 300 gr farina di grano duro

- 2 uova
- 250 g di farina 00
- 1 zucchina piccola
- 1 cipolla  piccola
- 5 pomodorini  
 -1 peperoncino piccante (facoltativo)
capperi q.b.
olive nere denocciolate q.b.
- sale q.b.
- acqua tiepida q.b.
- birra chiara q.b.
- olio e.v.o.
Preparazione:
Laviamo la zucchina, puliamo la cipolla e  mettiamo tutto a tritare nel mixer insieme alle olive e al peperoncino (non troppo finemente). Laviamo e  tagliamo i pomodori in piccoli dadini ( non li mettiamo nel mixer perchè rilasciano troppa acqua). Prepariamo la pastella con la farina, le uova, e il sale e aggiungiamo gradatamente l'acqua, fino ad ottenere un impasto omogeneo e non eccessivamente liquido; per facilitare la lievitazione mettiamo un po' di birra ( in alternativa due cucchiaini di lievito di birra istantaneo), non è indispensabile, ma aiuta!
Accendiamo l'olio per la frittura... e.v.o. naturalmente!
Versiamo le verdure tagliuzzate nella pastella, senza dimenticare i capperini, e mescoliamo il tutto!
Appena l'olio è caldo, prendiamo un cucchiaio di pastella per volta e immergiamolo nell'olio... facciamo dorare i cecamariti da entrambi i lati e scoliamoli su carta assorbente. Continuiamo così fino a terminare l'impasto.
Originariamente queste nuvolette fritte  erano abbinate quasi esclusivamente a un buon vino rosso locale, primitivo e malvasia, ed è indubbiamente un connubio perfetto... ma io amo mangiare i cecamariti anche come aperitivo, accompagnati da un ottimo prosecco ghiacciato.

Se le nonne hanno ragione, anche i vostri mariti ne andranno matti!




CECAMARITI l'originale specialità ruffanese della tradizione gastronomica salentina
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